Frontiers of Interaction IV

photo by tom corsanFrontiers of Interaction IV è
stata una giornata carica di entusiasmo verso le nuove tecnologie e allo stesso tempo di
concretezza sulla realtà sociale e politica italiana e
globale. Consapevoli dei fenomeni che stanno interessando
considerevolmente la salute dell’intero pianeta terra.

Riporto qui in forma non completa
alcuni degli spunti emersi da questo incontro. Per le informazioni
complete e ufficiali consiglio di mantenersi aggiornati tramite il
sito ufficiale di Frontiers .

All’interno dell’intervento di David
Orban
riguardante “OpenSpime , the internet of things”
ho risposto brevemente a due domande che David mi ha correttamente
posto.

photo by Francesco Federico
Perchè gli Spime in Secondlife sono interessanti?

Second Life è un ambiente
molto adatto per gli Spime
perchè al suo interno si può
sperimentare con gli oggetti, che hanno tutti una loro posizione di
per se.

Quali sono i dati che per esempio possono essere raccolti in Secondlife?

Gli oggetti in second life possono raccogliere una moltitudine di informazioni e a loro volta possono scambiare queste informazioni tra loro in un rapporto “Machine to Machine”. Alcuni di questi dati registrabili potrebbero essere il numero di avatar in un raggio di 50 metri durante l’arco del giorno, oppure la quantità di caratteri digitati in chat, etc etc.

photo by Francesco FedericoL’importante presenza di Bruce
Sterling
, ha contribuito a mantenere molto alto il livello di questo
quarto incontro di Frontiers of Interaction. In un intervento senza
slide (volutamente), ha tenuto incollata l’attenzione di tutti,
regalando importanti riflessioni e punti di vista.

photo by tom corsanL’intervento di Adam Greenfield è

iniziato con riferimenti ai suoi maestri, come Jane Jackobs,
Christopher Alexander e Bernard Rudowsky
. Tramite le loro teorie
architettoniche e urbanistiche ha mostrato come ognuno di noi
potrebbe contribuire con pochi sforzi a rendere migliori le nostri
città. Lo slogan portato anche attraverso ad uno sticker
incollato sul proprio Laptop dice infatti: “Tu sei la città”
(You are the city).

Si è parlato molto di città.
Città come frutto del design o città come una parte del
tutto (il pianeta terra). Mi piace notare come in questo particolare
periodo storico, il tema della città sia un tema di grande
interesse.

photo by Leeander

Alcune risorse: